RIFORMA DELLO SPORT 2023
NOVITA E CAMBIAMENTI NEL MONDO DELLO SPORT
Il mondo dello sport dilettantistico in Italia sta per subire una serie di cambiamenti significativi grazie alla tanto attesa Riforma dello Sport, che avrebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2023. Questa riforma influenzerà le attività di sponsorizzazione degli atleti e le dinamiche lavorative, coinvolgendo una vasta gamma di figure tra cui atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi e preparatori atletici.
Tuttavia, un'importante modifica è intervenuta: i termini per l'attuazione delle nuove disposizioni sono stati spostati al 1° luglio 2023, in virtù del Decreto Milleproroghe convertito in Legge 2023. Questo ritardo ha dato a tutte le parti coinvolte più tempo per adeguarsi alle nuove normative e comprendere le implicazioni dei cambiamenti in arrivo.
Una delle pietre angolari della riforma è l'inclusione di nuove figure lavorative, che sono fondamentali e strumentali per il corretto svolgimento delle attività sportive. Queste figure, come custodi, receptionist, addetti alle pulizie e giardinieri, verranno codificate attraverso delibere federali successive, ampliando così il panorama delle professioni all'interno del mondo dello sport.
Un aspetto cruciale di questa riforma riguarda la definizione di "lavoratore sportivo", che ora comprende chiunque sia tesserato e svolga mansioni necessarie per l'attività sportiva, indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico. Questo sottolinea l'uguaglianza di genere nel mondo sportivo, rimuovendo distinzioni in base al genere e promuovendo un ambiente di gioco equo e inclusivo.
La riforma affronta anche il tema del volontariato sportivo, affermando che i volontari che offrono la loro opera gratuitamente nel settore sportivo dovranno essere assicurati per la responsabilità civile verso i terzi. Pur non ricevendo compensi, i volontari potranno ricevere rimborsi spese documentati per vitto, alloggio, viaggio e trasporto al di fuori del loro comune di residenza, senza che questi rimborsi influenzino il reddito ai fini fiscali.
Per quanto riguarda il lavoro sportivo, la riforma presenta diverse modalità di svolgimento del rapporto, tra cui quella subordinata, autonoma (occasionale o partita IVA) o di co.co.co. (contratto di collaborazione coordinata e continuativa). Ciò offre maggiore flessibilità alle figure coinvolte, consentendo di scegliere il tipo di rapporto lavorativo più adatto alle proprie esigenze.
Le società sportive professionistiche e dilettantistiche avranno anche la possibilità di stipulare contratti di apprendistato, contribuendo alla formazione dei giovani atleti. Questa iniziativa mira a sviluppare le competenze dei talenti emergenti, preparandoli per una carriera nel mondo dello sport.
Nell'ambito dell'area del professionismo, il rapporto di lavoro subordinato sarà la norma, mentre nell'area del dilettantismo, i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) saranno presunti per prestazioni che non superano le 18 ore settimanali (escludendo la partecipazione a eventi sportivi) e che sono coordinate secondo i regolamenti delle federazioni sportive.
Un aspetto cruciale della riforma riguarda gli obblighi previdenziali e fiscali per le figure coinvolte. La riforma introduce nuove regole, comprese agevolazioni fiscali e contributive nell'area del dilettantismo, garantendo maggiori tutele per i lavoratori sportivi.
In sintesi, la Riforma dello Sport del 2023 rappresenta un importante passo avanti per il mondo dello sport dilettantistico in Italia. Le nuove normative promuovono l'equità di genere, offrono maggiori opportunità di formazione per i giovani atleti e creano un quadro normativo più chiaro e flessibile per tutte le figure coinvolte. Sebbene l'entrata in vigore sia stata posticipata, queste nuove disposizioni apriranno nuove prospettive e orizzonti nel mondo dello sport italiano.