La Doppia Faccia di Taranto.
Incertezza sull'Iconico Stadio del Nuoto e l'Incredibile Successo di Benedetta Pilato
La doppia faccia di una stessa medaglia quella che si frappone in una vicenda che vede coinvolta Taranto, con le problematiche relative la costruzioni delle infrastrutture per i prossimi Giochi del Mediterraneo del 2026 e dall'altra l'incredibile “Benny” Pilato che stacca il pass per le prossime olimpiadi dopo esser andata via definitivamente dalla sua terra natia.
Ma andiamo nel dettaglio della vicenda.
Il futuro dello stadio del nuoto, fulcro iconico dei Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto, rimane avvolto da un'aura di incertezza. Nonostante l'importo di oltre 36 milioni di euro per la sua realizzazione non rappresenti più un ostacolo finanziario, i tempi sono ancora indeterminati a causa della mancanza del piano di fattibilità economica. L'inizio dei lavori sembra essere distante, sollevando interrogativi sulla sua prontezza per l'evento che inizierà nel giugno del 2026.
Il Commissario di Governo e Presidente del Comitato dei Giochi, Massimo Ferrarese, ha recentemente incontrato rappresentanti della Federazione Nuoto e del CONI per delineare il destino della piscina. La proposta in discussione prevede la suddivisione del progetto in tre fasi, con l'ultima che si concluderà solo dopo l'evento del 2026, includendo la chiusura laterale e il montaggio dell'impianto di climatizzazione della vasca coperta.
L'approvazione finale per la realizzazione dello stadio dipende ora dall'ok del Comitato Internazionale, con un incontro cruciale fissato a Tirana per l'8 e 9 dicembre.
In risposta all'incertezza, Massimo Ferrarese, Presidente del Comitato Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, ha affermato: "Stiamo valutando soluzioni praticabili per garantire che lo stadio del nuoto sia pronto per il grande evento del 2026. Il nostro impegno rimane intatto, e continueremo a collaborare con le parti interessate per trovare la soluzione migliore".
Nel frattempo a Riccione temporalmente in concomitanza con le dichiarazioni di Ferrarese, nel mondo della nuotatrice tarantina Benedetta Pilato, emerge una storia di successo e impegno sociale. Con il cronometro fissato a 1.05.80, Benedetta ha conquistato la sua qualifica per Parigi 2024, sfiorando il record italiano della Castiglioni. La giovanissima atleta, intervistata da Elisabetta Caporale, ha condiviso non solo la sua felicità per il successo sportivo ma anche un messaggio importante: "Noi donne non possiamo vivere con la paura ed io non vorrei far vivere i miei figli in un mondo così".
Benedetta Pilato, visibilmente emozionata, ha evidenziato il ruolo chiave del suo allenatore Antonio Satta nel suo percorso di crescita sportiva, sottolineando al contempo il riconoscimento del lavoro svolto con Vito D'Onghia negli ultimi dodici anni, avendo scelto di trasferirsi a Torino per allenarsi in condizioni migliori.
In un mondo in cui lo sport si fonde con un impegno sociale tangibile, Benedetta Pilato incarna il talento, la resilienza e la consapevolezza. La sua storia ispira, mentre l'incertezza sullo stadio del nuoto sottolinea la complessità e la determinazione necessarie mancanti nell'organizzazione di eventi sportivi di portata internazionale e nel mantenere condizioni ottimali per atleti di alto livello, perchè tale situazione non è pecca della sola Taranto, ma dell'intera Puglia che vede emigrare molti dei propri talenti nel nuoto e nella pallanuoto in altre realtà italiane.
